Antonio Elia ACERBIS

Antonio Elia ACERBIS

Category : Interviste

Antonio Elia Acerbis nasce a Milano il 31 gennaio 1960
Arriva alla Lazio nel 1986 dopo aver giocato a Varese, Udine, Monza,Bari e Pescara
Disputa 3 campionati in biancoceleste, tutti da titolare e nel 1989 passa al Verona
Personaggio carismatico della Lazio del -9, detto anche l’uomo dai lunghi silenzi ( dal famoso silenzio stampa durato per 5 anni), è stato comunque capace di instaurare un rapporto fantastico con la propria tifoseria che gli ha sempre riconosciuto doti da autentico leader e che ancora oggi è ricordato con immenso affetto da tutti i tifosi che vissero quegli anni difficili da cui la Lazio riuscì con orgoglio, con il cuore e con l’affetto dei tifosi sempre numerosi e vicini a tirare su la testa e continuare il suo cammino verso la salvezza…..

eccolo per noi….

Era il tuo sogno di bambino diventare calciatore? E’ stato un caso avvicinarti al mondo del calcio o sentivi già di averlo nel DNA?

Si,era il mio sogno da bambino,ma non avrei mai pensato di diventarlo davvero

Mitico jolly di centrocampo, fai parte di quel grande gruppo di uomini che fecero l’impresa verso la salvezza, come hai vissuto quel periodo?

Quel periodo è stato  vissuto a 360° da tutto il gruppo e nonostante fossimo in serie B tutti i tifosi si strinsero a noi: FANTASTICO!!

Come mai, secondo te, i tifosi della Lazio ricordano a memoria la formazione del -9 e stentano quasi a ricordarsi quella del 2° scudetto?

Forse perché eravamo tutti italiani e la numerazione andava ancora dal n.1 al n. 11.
Poi con l’arrivo della televisione è cambiato tutto.

Dei tuoi compagni di allora, con chi legasti di piu’?

Direi che ho legato con tutti,ma naturalmente c’era chi mi stava piu’ simpatico….

Un tuo ricordo legato a Giuliano Fiorini.

Il ricordo piu’ bello che ho e che mi lega e legherà per sempre a Giuliano Fiorini, è l’abbraccio sotto la curva dopo il goal contro il Vicenza…..INDIMENTICABILE

Com’era il tuo rapporto con FASCETTI Mister?

Ottimo,era quasi un rapporto come tra padre e figlio.

Mi racconti un episodio particolare ( o piu’ di 1) della tua carriera nella Lazio che per vari motivi ti è rimasta di piu’ nel cuore?

il primo episodio è quando decidemmo di restare tutti alla Lazio nonostante la serie C, mentre il secondo furono gli spareggi che dovemmo affrontare…..come ben sapete tutti….

4 anni fa,il Lazio Club Milano ha organizzato una cena sociale e a sorpresa ha fatto incontrare te con altri tuoi ex compagni dell’avventura del -9 capitanata dal Eugenio Fascetti: cos’hai provato dopo tanti anni ad incontrare di nuovo: FASCETTI-GREGUCCI-MAGNOCAVALLO-CAMOLESE-PODAVINI-FILISETTI?

in realtà ebbi l’occasione di rivederli  ai festeggiamenti per il centenario della LAZIO.
Comunque si percepisce ad occhio nudo che ogni volta che ci incontriamo, siamo felici come bambini…

Avresti un ricordo simpatico legato a ognuno di loro? Un  aggettivo per descrivere il loro modo di essere con te e rispetto comunque alla squadra in generale?

Ho solo dei bei ricordi con tutti, sarà banale, ma è cosi.

Vedi o  frequenti ancora qualcuno di loro attualmente?

Qualche volta vedo Paolo Monelli perché abitiamo vicini

Cosa pensi del Derby che mette a confrontale 2 squadre della capitale? Hai vissuto questa esperienza?

a Roma, il calcio lo vivi 7 giorni su 7 e la settimana prima del derby è stressante come nessuna!

Alcuni dei tuoi ex compagni hanno intrapreso la carriera di allenatori: tu lo faresti? Se si, ti piacerebbe affrontare la sfida di allenare una squadra di serie A?

Non ci penso proprio, è l’ultimo dei miei pensieri!

Hai mai lanciato la tua maglia verso la curva dei tuoi tifosi?

No perché non si poteva allora.

Come sono cambiati secondo te i tifosi di oggi rispetto ai tuoi di quegli anni?

Non ho mai frequentato le curve, ne allora, né adesso e non so risponderti.

Ora cosa fai, sei rimasto nell’ambiente del calcio?

No, il calcio lo vedo poco. Chiedo solo il risultato della LAZIO

Cosa pensi della Lazio attuale, del suo tecnico e dell’organico a disposizione del Mister?

La Lazio sta vivendo un anno particolare per via della Champions (ormai purtroppo sfumata) e l’organico non ce la fa a sopportare anche il campionato.

E cosa pensi di Delio Rossi?

E’ un allenatore che ha dato un’impronta nel modo di giocare….e si vede…

Cos’hai provato a lasciare il mondo del calcio? Almeno quello agonistico di cui sei stato un buon rappresentante?

Niente….

Cosa pensi del Lazio Club Milano?

E’ una grande unione di persone speciali che non chiedono niente e danno tutto.
Fanno incontrare, noi amici ed ex compagni di squadra ormai lontani da tempo.
Grazie a loro, ho conosciuto il mio idolo RENZO GARLASCHELLI che tra l’altro secondo me,è una persona incredibile e dall’umanità che tutti i campioni del suo livello dovrebbero possedere……ma solo lui ce l’ha!!
Devo poi ringraziare due persone speciali che fanno parte di questo club: una è Claudio (il Presidente del Lazio Club Milano) e  l’altra è Patrizia (Addetta stampa del club) che con me sono sempre pieni di premure e gentilezze: GRAZIE DAVVERO!

Letto, approvato e sottoscritto da Antonio Elia ACERBIS.

(a cura di Patrizia Ianniello – addetta stampa Lazio Club Milano)


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