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Evento Beppe Signori

Il 10 Dicembre scorso  il Lazio Club Milano (LCM) ha organizzato una serata in onore di Beppe Signori. Tanti presenti tra cui Riedle, Neri, Martina, Podavini, Monti, Citterio, Garlaschelli, Piovanelli, Buccioni, Paola Piola, Lenzi, Malco , Monelli e Cecilia Gayle.



Premiazione FARRIS, TARE E ACERBI

Inserita premiazione FARRIS, TARE E ACERBI


Un laziale nella Patagonia antartica

Avvistato il consigliere anziano Franco Bernardini che naviga tra gli Icebergs della Patagonia antartica portando alto il nome del nostro Club.


Lazio Club Milano, patria nostra

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Adoro mio padre per la sua onestà, per la sua bontà d’animo, lo adoro nei suoi difetti e nei suoi pregi, ma soprattutto lo adoro perché mi ha regalato il mio più grande orgoglio che condivido con lui: essere laziale.

Per noi la Lazio è vita, è passione, è discussione, è condivisione. Ogni nostra telefonata si svolge così:

Io: “Pronto, ciao papà, come stai?”

Lui: “Ciao Lu, bene e tu?”.

Io: “Tutto bene grazie. La mamma?”.

Lui: “Bene, bene…novità? Che si dice da quelle parti?”.

Novità che so bene essere riguardanti l’esistenza di notizie sulla Lazio che puntualmente gli riferisco dopo le quotidiane ricerche sui vari siti internet, più aggiornati sicuramente rispetto al suo televideo.

Quindi 10 secondi di finta e 10-15 minuti di chiacchierata su un unico argomento: la Lazio. Un amore che mi regalò portandomi con sé allo stadio dal ’74 in poi, periodo di massimo romanticismo per me.

Da 25 anni ormai vivo a Milano, lui mi ha raggiunto da 13 e il suo ambientamento è stato favorito principalmente dalla frequentazione del Lazio Club Milano.

Fin dal suo arrivo mi rassicurò l’esistenza di questa comunità di laziali utile ad alleviare la sua distanza con Roma e con la Lazio e le attribuii importanza soprattutto in questo senso.

Per un lungo periodo non ebbi la capacità e la maturità di andare oltre, lo ammetto.

Da un po’ di tempo a questa parte ne ho capito il valore umano, sociale, sentimentale; la passione e l’impegno del suo presidente Claudio Scipioni, di Franco Bernardini e Franco Veronesi, dapprima considerati con sufficienza, oggi sono per me motivo di stima e ammirazione per una ragione precisa: ho capito che dietro a una passione per una squadra di calcio c’è l’opportunità di conoscere persone splendide, ognuna con la propria storia, le proprie sofferenze, la propria quotidianità e che tutto può azzerarsi davanti a un amore che ci rende uguali: la Lazio. Un amore vero, mai volto al tornaconto personale, alla ricerca del vantaggio, all’arricchimento. A loro aggiungo Patrizia Ianniello, della quale, pur avendola incrociata meno, mi è nota comunque la preziosa storica dedizione alla causa.

Ecco che in una società sempre più disattenta e individualista avere in comune una sana passione è un tesoro da curare, da accudire e da tramandare. Un valore assoluto, raro, prezioso che va oltre il pranzo settimanale se inteso come un banale momento che non è affatto tale.

Da qualche tempo a questa parte ho quindi capito l’importanza che costituisce questa realtà sia per ciò che rappresenta nel rapporto tra me e mio padre, sia per l’opportunità di frequentare persone dal cuore grande, ognuna portatrice di una storia che non avrei potuto conoscere in altro modo.

Tuttavia l’importanza di questo lavoro, di questo impegno, dell’esistenza di questa realtà l’ho avuta una sera di giugno.

Il Lazio Club Milano da sempre organizza una festa annuale in cui aderiscono vecchie glorie, soci epersonaggi del mondo Lazio. In passato partecipai diverse volte senza mai provare le emozioni avvertite nell’ultima edizione.

Solo in questa circostanza ho potuto capire la grandezza del lavoro che c’è dietro, la stima e la riconoscenza che questo club riscuote sia in casa Lazio che negli ex giocatori. Vedere i beniamini che ammiravo da bambino raggiungere Milano da diverse parti d’Italia con umiltà e gioia, storici dirigenti partecipare con orgoglio, ricevere dalla società, sempre molto attenta a darsi, il dono della Coppa Italia appena vintami ha fatto ammirare e capire l’enorme valore che il Lazio Club Milano rappresenta, frutto del sacrificio e dell’abnegazione di persone che si dedicano a tutto ciò non solo come passatempo, ma come sana ragione di vita alla pari delle cose più importanti della loro esistenza.

Ho compreso le difficoltà, l’impegno, il tempo sottratto alle loro famiglie e ai loro interessi per gestire un’attività annuale che ogni volta ha il suo culmine in questo splendido momento, forse apprezzato più all’esterno che all’interno del club. Così è stato per me e oggi mi sento di manifestare due sentimenti al Lazio Club Milano: le mie scuse per non essere stato capace in passato di apprezzare tutto ciò e gratitudine per quanto esso rappresenti una sana e profonda connessione tra me, mio padre, grandi amici e la Lazio.

Grazie di cuore.

Gianluca Spina


Fiocchi rosa in casa Lazio Club Milano

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Il Lazio Club Milano è felice di comunicare l’arrivo di due nuove aquilotte, un grande saluto a Giulia ed Arianna.

Giulia
Arianna

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