Author Archives: admin
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- 5 Ottobre 2019
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- 6 Settembre 2019
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Lazio Club Milano, patria nostra
Category : Lazio Club Milano
Adoro
mio padre per la sua onestà, per la sua bontà d’animo, lo adoro nei suoi
difetti e nei suoi pregi, ma soprattutto lo adoro perché mi ha regalato il mio
più grande orgoglio che condivido con lui: essere laziale.
Per
noi la Lazio è vita, è passione, è discussione, è condivisione. Ogni nostra
telefonata si svolge così:
Io:
“Pronto, ciao papà, come stai?”
Lui:
“Ciao Lu, bene e tu?”.
Io:
“Tutto bene grazie. La mamma?”.
Lui:
“Bene, bene…novità? Che si dice da quelle parti?”.
Novità
che so bene essere riguardanti l’esistenza di notizie sulla Lazio che
puntualmente gli riferisco dopo le quotidiane ricerche sui vari siti internet,
più aggiornati sicuramente rispetto al suo televideo.
Quindi
10 secondi di finta e 10-15 minuti di chiacchierata su un unico argomento: la
Lazio. Un amore che mi regalò portandomi con sé allo stadio dal ’74 in poi,
periodo di massimo romanticismo per me.
Da
25 anni ormai vivo a Milano, lui mi ha raggiunto da 13 e il suo ambientamento è
stato favorito principalmente dalla frequentazione del Lazio Club Milano.
Fin
dal suo arrivo mi rassicurò l’esistenza di questa comunità di laziali utile ad
alleviare la sua distanza con Roma e con la Lazio e le attribuii importanza
soprattutto in questo senso.
Per
un lungo periodo non ebbi la capacità e la maturità di andare oltre, lo
ammetto.
Da
un po’ di tempo a questa parte ne ho capito il valore umano, sociale,
sentimentale; la passione e l’impegno del suo presidente Claudio Scipioni, di
Franco Bernardini e Franco Veronesi, dapprima considerati con sufficienza, oggi
sono per me motivo di stima e ammirazione per una ragione precisa: ho capito
che dietro a una passione per una squadra di calcio c’è l’opportunità di
conoscere persone splendide, ognuna con la propria storia, le proprie
sofferenze, la propria quotidianità e che tutto può azzerarsi davanti a un
amore che ci rende uguali: la Lazio. Un amore vero, mai volto al tornaconto
personale, alla ricerca del vantaggio, all’arricchimento. A loro aggiungo
Patrizia Ianniello, della quale, pur avendola incrociata meno, mi è nota
comunque la preziosa storica dedizione alla causa.
Ecco
che in una società sempre più disattenta e individualista avere in comune una sana
passione è un tesoro da curare, da accudire e da tramandare. Un valore
assoluto, raro, prezioso che va oltre il pranzo settimanale se inteso come un
banale momento che non è affatto tale.
Da
qualche tempo a questa parte ho quindi capito l’importanza che costituisce
questa realtà sia per ciò che rappresenta nel rapporto tra me e mio padre, sia
per l’opportunità di frequentare persone dal cuore grande, ognuna portatrice di
una storia che non avrei potuto conoscere in altro modo.
Tuttavia
l’importanza di questo lavoro, di questo impegno, dell’esistenza di questa
realtà l’ho avuta una sera di giugno.
Il
Lazio Club Milano da sempre organizza una festa annuale in cui aderiscono
vecchie glorie, soci epersonaggi del mondo Lazio. In passato partecipai diverse
volte senza mai provare le emozioni avvertite nell’ultima edizione.
Solo
in questa circostanza ho potuto capire la grandezza del lavoro che c’è dietro,
la stima e la riconoscenza che questo club riscuote sia in casa Lazio che negli
ex giocatori. Vedere i beniamini che ammiravo da bambino raggiungere Milano da
diverse parti d’Italia con umiltà e gioia, storici dirigenti partecipare con
orgoglio, ricevere dalla società, sempre molto attenta a darsi, il dono della
Coppa Italia appena vintami ha fatto ammirare e capire l’enorme valore che il
Lazio Club Milano rappresenta, frutto del sacrificio e dell’abnegazione di
persone che si dedicano a tutto ciò non solo come passatempo, ma come sana
ragione di vita alla pari delle cose più importanti della loro esistenza.
Ho
compreso le difficoltà, l’impegno, il tempo sottratto alle loro famiglie e ai
loro interessi per gestire un’attività annuale che ogni volta ha il suo culmine
in questo splendido momento, forse apprezzato più all’esterno che all’interno
del club. Così è stato per me e oggi mi sento di manifestare due sentimenti al
Lazio Club Milano: le mie scuse per non essere stato capace in passato di
apprezzare tutto ciò e gratitudine per quanto esso rappresenti una sana e
profonda connessione tra me, mio padre, grandi amici e la Lazio.
Grazie
di cuore.
Gianluca
Spina
- 16 Giugno 2019
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Memorial Facco
Category : Stagione
Il giorno 3 Giugno si è tenuto presso lo “Sporting Club Marconi” la festa di fine campionato dedicata al grande campione dello scudetto Mario Facco.
Marco BALLOTTA, Claudio BANDONI, Sergio BORGO, Vincenzo CHIARENZA, Filippo CITTERIO, Daniele FILISETTI, Renzo GARLASCHELLI, Pierpaolo MANSERVISI, Renato MIELE, Paolo MONELLI, Avelino MORIGGI, Paolo NEGRO, Maurizio NERI, Giancarlo ODDI, Guido ONOR, Fernando ORSI, Rinaldo PIRACCINI, Gabriele PODAVINI, Fabio POLI, Gabriele SAVINO, Michelangelo SULFARO, Maurizio MANZINI Team Manager SS Lazio, Massimiliano FARRIS Allenatore in seconda della SS Lazio, Toni MALCO Autore dell’inno Vola Lazio Vola, Velia DONATI, Angelo BONFRISCO Ex Arbitro ed Opinionista, Antonio ROSSI Fondatore Inter Club Stile Neroazzurro di Cologno Monzese, Gianluca Rossi Giornalista di Telelombardia, Lenzi Paolo Presidente di Lazio Family.
OSPITI D’ONORE
Simonetta D’ACUNZO, Elena FACCO in, Cecilia GAYLE Star di fama internazionale.
- 8 Giugno 2019
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Facco Mario
Category : Dedicato a
Difensore, nato a Milano il 23 gennaio 1946, deceduto in data 31 agosto 2018 a Fregene (RM).
Inizia la sua carriera con l’Inter, dove però gioca pochissime gare. Viene acquistato nel 1968 dai nerazzurri e disputa 7 stagioni in maglia biancoceleste. Prezioso elemento della difesa, diviene un punto fondamentale per la squadra. Purtroppo un grave infortunio, subito nel campionato 1972/73, lo mette fuorigioco per molto tempo. Nella stagione 1973/74 viene impiegato poche volte in sostituzione di Sergio Petrelli. Nell’ottobre del 1974 viene ceduto all’Avellino, dove rimane tre stagioni. Termina la carriera al Parma nel 1977/78 a causa di un grave infortunio a tibia e perone. Prende il patentino di allenatore ed inizia con le giovanili dell’Avellino nel 1980. Nella stagione 1981/82 salva lo Squinzano dalla retrocessione in Serie D. Decisamente più positive sono le successive esperienze con il Frosinone in Serie C2 e con la Salernitana in Serie C1 con un quinto ed un ottavo posto. Ha poi allenato anche il Barletta sempre in Serie C1. Ha lavorato come commentatore tecnico in occasione delle partite di Lega Pro trasmesse su Rai Sport Più e come opinionista nell’emittente romana RadioSei. Vince un campionato con Lazio Master Calcio a 5 nel 1997. Con la Lazio colleziona 126 presenze e 6 reti in Campionato. Muore a Fregene (RM) dopo una lunga malattia.
Il giorno della sua scomparsa sono stati molti gli articoli e attestati di stampa:
Scrive il Corriere dello Sport:
“La Lazio, il suo presidente, l’allenatore, i giocatori e tutto lo staff esprimono profondo cordoglio per la scomparsa dell’ex calciatore biancoceleste Mario Facco e si uniscono al dolore della famiglia”. Con questo messaggio il club biancoceleste dà la notizia della morte dell’ex calciatore, allenatore e opinionista televisivo, Mario Facco, deceduto all’età di 72 anni. La sua carriera da calciatore è iniziata con la maglia dell’Inter, poi il trasferimento alla Lazio dove ha giocato dal 1968 al 1974 centrando due promozioni in Serie A e contribuendo alla conquista dello scudetto nella stagione 1973/74. La stagione successiva passa all’Avellino, dove resta per tre giornate per poi trasferirsi al Parma dove chiude la carriera nel 1978.
( Tratto da LazioWiki )
Foto – Gabriella D’Acunzo
- 2 Giugno 2019
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Fiocchi rosa in casa Lazio Club Milano
Category : Lazio Club Milano
Il Lazio Club Milano è felice di comunicare l’arrivo di due nuove aquilotte, un grande saluto a Giulia ed Arianna.


- 1 Maggio 2019
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Premiazione L.Felipe, Bastos e Marusic
Category : Stagione
Inserita la premiazione di L.Felipe, Bastos e Marusic
- 2 Aprile 2019
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Premiazione Luis Alberto, Lucas Leiva e Caicedo
Category : Eventi
Inserita la premiazione a Luis Alberto, Lucas Leiva e Caicedo
- 2 Settembre 2018
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